Dopo le tappe di Roma, Milano, Cagliari, Genova e Ancona prosegue
il tour itinerante di “Non Fare della Tua Vita un Gioco”, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori AECI Lazio e CODICI, che gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale consistente in una serie di prove di logica e di abilità, con l’intento di stimolare nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.
Nell’ambito del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco, è stato anche lanciato un Instagram Contest per esprimere e trasmettere, attraverso una foto o un video, un proprio pensiero sui valori dello sport rispetto alla negatività del gioco d’azzardo. I primi tre classificati riceveranno in premio una gift card da spendere in un negozio di sport.
Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it
I cittadini sono invitati a partecipare alle 3 tappe che si svolgeranno:
– Venerdì 7 giugno: Vibo Valentia – Palazzetto dello Sport – Viale della Pace – dalle 10.00 alle 13.00
– Sabato 8 giugno: Potenza – Piazza Giacomo Matteotti – dalle 10.00 alle
16.00
– Lunedì 10 giugno: Imola – Centro Sportivo – Via Chiesa di Casola Canina –
dalle 18.00 alle 22.00
Vi aspettiamo. Non mancate all’appuntamento.
Venite a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.
Domani, venerdì 31 maggio 2019 gli Operatori del progetto Non fare della tua vita un gioco incontrano gli Studenti del Liceo XXV Aprile – Classico, Scientifico, Scienze Applicate di Pontedera in provincia di Pisa per illustrare le attività previste dal progetto e toccare con mano quello che i ragazzi sanno sul Gioco d’Azzardo, sulle Lotterie istantanee e sulla probabilità di vincita.
“La nostra Associazione di Consumatori è sempre ben felice – commenta Ivan Marinelli, Presidente Nazionale di A.E.C.I. – di incontrare il territorio e confrontarsi con i ragazzi e gli studenti, soprattutto nella fascia di età 16-18 anni. Ricordiamo i dati diffusi da poco dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR con il Rapporto sui Consumi d’Azzardo: nel 2017 sono stati oltre 1 milione gli studenti che hanno giocato d’azzardo almeno una volta. Questo significa, che l’attenzione deve restare alta sui giovani e le fasce maggiormente a rischio Ludopatia”.
Rilevante l’attività svolta sul territorio contro il Gioco d’Azzardo da A.E.C.I. Pontedera, soprattutto attraverso il suo Presidente Leonardo Peruffo, già Segretario Generale di A.E.C.I., da sempre impegnato in una quotidiana attività di informazione al Cittadino Consumatore e di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del Gioco d’Azzardo.
Perché gli effetti del Gioco d’Azzardo Patologico non si hanno solo su chi gioca, ma anche sulle famiglie, gli amici, i conoscenti che, in un eccesso di amore verso la vittima di Ludopatia, arrivano ad indebitarsi o, nei casi estremi, al sovra-indebitamento e sul Sistema Sanitario che deve intervenire e curare le vittime.
L’incontro presso il Liceo XXV Aprile di Pontedera si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.
Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.
Maggiori informazioni sul progetto e sulle date nelle diverse città italiane al link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/
Domani, venerdì 24 maggio 2019 alle ore 18.30 il progetto Non fare della tua vita un gioco farà tappa presso la Palestra Sportiva Flash Dance di Cassino in provincia di Frosinone per incontrare tutti gli interessati e illustrare le attività previste dal progetto.
Ottima occasione per avere informazioni di carattere generale sul problema del Gioco d’Azzardo, su quali strumenti sono a disposizione, come poter aiutare chi pensa di essere caduto nella trappola del gioco.
Nel corso dell’incontro, inoltre, si illustrerà la fallacia della convinzione di poter vincere facilmente e subito e lo si dimostrerà attraverso l’analisi dei meccanismi nascosti dietro lotterie e Gratta&Vinci. Come mai è così difficile vincere? È questione di sfortuna o ci sono meccanismi e algoritmi ben precisi che NON fanno uscire i nostri numeri?
Il giocatore abituale può scivolare gradualmente in una condizione di dipendenza patologica (Gioco d’Azzardo Patologico, noto come GAP) dai giochi elettronici o d’azzardo anche online senza rendersene conto, almeno per un periodo.
Il Gioco d’Azzardo, così come la Ludopatia, è riconosciuto come Patologia anche dal Ministero della Salute, poiché può creare dipendenza, come avviene con le sostanze stupefacenti, l’alcool, le sigarette e altri disturbi compulsivi incontrollabili.
In media passano 3-4 anni da quando il gioco diventa abitudinario a quando si manifesta una vera patologia.
Alcuni comportamenti, tuttavia, possono essere segnali che il gioco stia diventando un problema:
• il tempo passato a giocare, così come i soldi investiti aumentano sempre;
• il desiderio di giocare è forte e si diventa nervosi se non si gioca;
• si gioca per recuperare le perdite, anche in modo accanito;
• si inizia a mentire ad amici e familiari e si gioca di nascosto da loro;
• si gioca più di quanto ci si può permettere, si fanno debiti per pagare le giocate o addirittura si commettono furti;
• si vorrebbe smettere di giocare ma non si riesce;
• si antepone il gioco a persone e altre cose importanti;
• il gioco condiziona pesantemente l’umore;
• spesso, l’obiettivo della scommessa non è la vincita, ma l’eccitazione del gioco.
Il gioco d’azzardo patologico colpisce sia gli uomini che le donne e riguarda ogni classe sociale, culturale ed economica.
Si possono, inoltre, individuare alcuni fattori che sono spesso associati ai ludopatici. Innanzitutto, le persone che giocano in maniera compulsiva hanno spesso anche problemi di abuso di droga, alcool, disturbi dell’umore e della personalità, deficit di attenzione o iperattività.
Il Gioco d’Azzardo è una vera e propria patologia, che deve essere affrontata da specialisti ed esperti e trattata con l’aiuto di terapie specifiche. Più tempestivamente si affronta il problema, più alte sono le possibilità di risolverlo con successo.
Se pensi che il gioco sia un problema per te, un familiare o un amico rivolgiti ad un centro di assistenza specializzato. Consulta nella tua Regione il Ser.D – Servizio Dipendenze a te più vicino, al seguente link.
Domani, mercoledì 15 maggio 2019 gli Operatori del progetto Non fare della tua vita un gioco incontrano gli Studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale Masullo – Theti di Nola in provincia di Napoli per illustrare le attività previste dal progetto e toccare con mano quello che i ragazzi sanno sul Gioco d’Azzardo, sulle Lotterie istantanee e sulla probabilità di vincita.
“Una grande opportunità per la nostra Associazione di Consumatori – commenta Ivan Marinelli, Presidente Nazionale di A.E.C.I. – di incontrare il territorio e confrontarsi con i ragazzi nella fascia di età 16-18 anni. Ricordiamo i dati diffusi da poco dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR con il Rapporto sui Consumi d’Azzardo: nel 2017 sono stati oltre 1 milione gli studenti che hanno giocato d’azzardo almeno una volta. Questo significa, che l’attenzione deve restare alta sui giovani e le fasce maggiormente a rischio Ludopatia”.
Rilevante l’attività svolta sul territorio contro il Gioco d’Azzardo da A.E.C.I. Nola, soprattutto attraverso il suo Presidente Avv. Massimo Vincenti, da sempre impegnato in una costante attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del Gioco d’Azzardo.
Perché gli effetti del Gioco d’Azzardo Patologico non si hanno solo su chi gioca, ma anche sulle famiglie, gli amici, i conoscenti che, in un eccesso di amore verso la vittima di Ludopatia, arrivano ad indebitarsi o, nei casi estremi, al sovra-indebitamento e sul Sistema Sanitario che deve intervenire e curare le vittime.
In Italia si gioca e si scommette tanto, agli Italiani piace giocare e lo fanno sempre di più. Sicuramente lo Stato, se da un lato disincentiva, dall’altro stimola e induce a scommettere e tentare la sorte. Questo perché il giro economico e il guadagno presenta cifre da capogiro.
Negli anni ’80 chi voleva tentare la sorte in maniera più consistente, al di là dei circoli privati dove si giocava a poker o ad altri giochi di carte, doveva andare nei Casinò: Campione d’Italia, Sanremo, Saint Vincent e Sanremo i luoghi che aprivano le porte al sogno.
Ma fino agli anni ’90, in Italia il gioco d’azzardo era ritenuto un’attività ad alto rischio sociale.
Nel 1993 e 1994, lo Stato alla ricerca di nuove entrate per la spesa pubblica, individua nelle scommesse un’ottima opportunità di sfruttare il gioco d’azzardo come leva fiscale.
La prima lotteria istantanea è del 1994, poi l’estrazione del Lotto diventerà bisettimanale (governo Prodi) e nel 2005 trisettimanale (governo Berlusconi). Il primo governo Prodi autorizza l’apertura delle sale scommesse, il secondo l’azzardo online. Con Berlusconi vengono introdotte nei bar le slot machine, il Gratta&Vinci, e col decreto d’emergenza per il terremoto de L’Aquila, anche la possibilità di installare nelle sale i Vlt (videolottery), aumentano le sale poker, le scommesse ippiche, nuovi giochi numerici. Le campagne pubblicitarie diventano imponenti.
Nel 2011, era pronto il decreto anche sui cosiddetti «giochi di sorte», individuata anche la campagna pubblicitaria “Quando vai a fare la spesa al supermarket, non ritirare il resto, giocatelo”. Non entrò in vigore bloccato da Monti.
Negli ultimi anni sono aumentate e diventate sempre più insistenti le iniziative della società civile per bloccare il Gioco d’Azzardo, riconosciuto come patologia per la quale lo Stato con il Sistema Sanitario Nazionale paga cifre enormi e non solo di tipo economico.
Nel 2018 è nato il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per il contrasto al gioco d’azzardo patologico in maniera da avere un’azione coordinata dei Comuni aderenti.
Ma bisogna riconoscere che alla spinta dal basso e dalla società civile non è seguita una valida e concreta iniziativa dei Governi che via via si sono succeduti negli anni. Citiamo tra le ultime iniziative, la limitazione della pubblicità sul Gioco d’Azzardo con il Decreto Dignità approvato a luglio 2018.
Pregevole l’iniziativa, ma di effetto limitato e non di grande efficacia.
Nuova tappa degli incontri dedicati al progetto Non fare della tua vita un gioco. Domani sabato 11 maggio alle ore 16, vi aspettiamo presso la sede SCOUT CNGEI di Cassino.
Informazione e sensibilizzazione ai cittadini per prevenire il Gioco d’Azzardo patologico o intervenire nella maniera giusta nei casi che richiedono assistenza nell’ambito del progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali.
Durante l’incontro sarà possibile, grazie ai nostri operatori, capire, in particolare, quali meccanismi ci sono dietro lotterie e Gratta&Vinci e come mai sia effettivamente così difficile vincere.
Sarà, inoltre, possibile approfondire la lotta portata avanti quotidianamente dalle 3 Associazioni Adiconsum, Codici e A.E.C.I. contro il Gioco d’Azzardo Patologico, sugli strumenti a disposizione per chiedere aiuto in caso di necessità e per combattere questa piaga sociale.
Vieni a trovarci, ti aspettiamo. La partecipazione è gratuita e potrai ritirare i simpatici gadget personalizzati Non fare della tua vita un gioco.
Domani martedì 7 maggio alle ore 15, presso la sede ACLI in via Sant’Agnese, 4 a Rieti, si svolgerà l’incontro relativo al progetto Non fare della tua vita un gioco.
Durante l’incontro sarà possibile, grazie ai nostri operatori, capire, in particolare, quali meccanismi ci sono dietro lotterie e Gratta&Vinci e come mai sia effettivamente così difficile vincere. È questione di sfortuna o ci sono meccanismi e algoritmi ben precisi che NON fanno uscire i nostri numeri?
Sarà, inoltre, possibile avere qualche informazione in più sulla lotta portata avanti quotidianamente dalle 3 Associazioni Adiconsum, Codici e A.E.C.I. contro il Gioco d’Azzardo Patologico, sugli strumenti a disposizione per chiedere aiuto in caso di necessità e per combattere questa piaga sociale e.
Vieni a trovarci. La partecipazione è gratuita e potrai ritirare i simpatici gadget personalizzati Non fare della tua vita un gioco. Ti aspettiamo.
Le nostre Associazioni di Consumatori hanno segnalato lo spot diffuso da Pokerstars (poker room online) sulle reti nazionali e internet ad Antitrust e AGCOM, le due Autorità preposte al controllo delle regole nel campo del mercato e delle comunicazioni e allo IAP – Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
Riteniamo che lo spot Pokerstars, che invita a giocare sul sito www.pokerstar.it incoraggia il gioco d’azzardo ed è associato a forti emozioni, come il senso di rivalsa, l’esaltazione della propria autostima e capacità. Suggerisce, inoltre, che il gioco sia un modo per risolvere i propri problemi personali e induce a ritenere che il gioco contribuisca ad accrescere la propria autostima, considerazione sociale e successo interpersonale.
Per tali motivazioni, abbiamo chiesto ad Antitrust, AGCOM e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria di verificare lo spot in maniera stoppare eventuali comunicazioni non corrette.
Il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) è una piaga sociale, che miete un numero impressionante di vittime. La differenza con altre dipendenze e patologie è che, spesso, il LUDOPATICO non è immediatamente riconoscibile. Se non quando il problema diventa conclamato ed evidente e quando, spesso, la problematica è andata a ledere la sfera sociale e anche economica del giocatore.
Aiutaci a segnalare altre pubblicità che invitano ed enfatizzano il gioco d’azzardo. Puoi farlo contattandoci alla nostra Helpline o alla nostra mail:
segreteria.sportello@gmail.com
Riteniamo utile riportare e riassumere qui di seguito le norme approvate dal Comune di Roma con i principali regolamenti relativi alle sale gioco, agli esercizi dedicati al gioco d’azzardo.
“Premessa. Il Comune di Roma il 9 Giugno 2017 ha approvato un Regolamento sulle sale da gioco e i giochi leciti (n. 31 del 2017) che disciplina le concessioni delle licenze relative all’esercizio di giochi leciti (sale pubbliche da gioco) per la “tutela dei minori, degli utilizzatori, della sicurezza urbana, della salute e della quiete della collettività“ (art.2, comma 2). Successivamente, il 17 aprile 2018, all’interno del Regolamento Attività Commerciali (n. 47 del 2018) sono state inserite altre norme in materia di gioco d’azzardo.
Gli aspetti principali dei due regolamenti possono essere così riassunti.
Finalità dei provvedimenti. Il primo Regolamento (che richiama nelle premesse la Legge Regionale n.5 del 2013 “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”) è volto “a limitare le conseguenze sociali dell’offerta di gioco su fasce di utenti psicologicamente più vulnerabili“ e si prefigge di “prevenire e contrastare la propensione al Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.); garantire che ogni forma di gioco lecito avvenga riducendo gli effetti pregiudizievoli, per la salute pubblica, la serenità domestica, l’integrità del tempo di lavoro, l’aggregazione sociale, la sicurezza urbana, la viabilità, il decoro, la quiete pubblica e contrastando, altresì, i fenomeni di dequalificazione territoriale; disincentivare il gioco compulsivo” (art.2, comma 1).
Inoltre “l’Amministrazione si impegna ad impostare specifiche restrizioni alla navigazione internet (c.d. “content filtering”) alla rete wireless di Roma Capitale, volte ad impedire l’accesso a siti web nei quali è possibile giocare d’azzardo on-line” necessarie (art.2).
Il secondo Regolamento è finalizzato a tutelare il Centro storico di Roma, riconosciuto come Sito Unesco, includendo le sale per videogiochi, biliardi ed altri giochi leciti di cui all’art. 10 T.U.L.P.S tra le attività incompatibili con le esigenze di tutela dei valori ambientali e urbanistici del Centro storico di Roma.
Divieti riguardanti l’ubicazione degli esercizi dedicati al gioco d‘azzardo. Ai sensi degli artt. 6 e 8 del Regolamento sulle sale da gioco e dell’art. 11 del Regolamento sulle attività commerciali l’esercizio delle attività di gioco è vietato:
Giochi vietati. La tabella dei giochi proibiti deve essere esposta nei locali (artt. 4 e 9). È vietata la messa a disposizione, presso qualsiasi pubblico esercizio, di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano di giocare collegandosi a piattaforme per il gioco on-line (cc.dd. “totem” e similari) (art. 3).
Divieto di accesso dei minori. È previsto l’obbligo di identificazione die minori di anni 18 al fine di inibire loro l’uso degli apparecchi e l’accesso nelle sale riservate al gioco (art. 8).
Informazioni per i giocatori. Deve essere esposto su ciascun apparecchio il cartello indicante i valori relativi al costo della partita, le regole del gioco e la descrizione delle combinazioni o sequenze vincenti e il cartello indicante il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni. All’ingresso e all’interno dei locali devono essere esposti in modo visibile il materiale informativo predisposto dalla competente A.S.L. (diretto ad evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici) nonché il cartello predisposto da Roma Capitale contenente le informazioni che consentano al giocatore di effettuare un autotest e il cartello indicante gli orari di apertura e chiusura dell’esercizio (art. 9).
Nuove sale da gioco. Il regolamento precisa procedura e requisiti (tra cui il fatto di non aver subito misure di prevenzione ai sensi della normativa antimafia) per l’apertura di nuove sale (art. 7).
Pubblicità. Viene vietata la pubblicizzazione all’interno e all’esterno dei locali di vincite appena accadute o storicamente avvenute, così come l’installazione di insegne luminose o a luminosità intermittente sia all’interno che all’esterno degli esercizi; è altresì vietata l’attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco e dell’attività secondaria e complementare di somministrazione di alimenti e bevande (art.9).
Esercizi no slot. Gli esercizi commerciali che scelgono di non installare apparecchiature per il gioco d’azzardo potranno esporre il marchio regionale “Slot free-RL”, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale n. 5 del 2013 (art. 9, comma 8).
Revoca e sospensione della licenza: viene sospesa nei casi previsti dalla normativa di settore (art.11)
Limitazione orari. Il Regolamento rinvia ad una successiva ordinanza del Sindaco, approvata nel giugno 2018 la fissazione degli orari di apertura delle sale da gioco e delle fasce orarie di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro (art. 12).
Sanzioni. Per le violazioni del Regolamento sulle sale da gioco è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria il cui importo è determinato dalla Giunta (art. 13). Il Regolamento sulle attività commerciali prevede la sospensione dell’attività (art. 15).
Fonte: www.avvisopubblico.it