Venerdì 3 maggio 2019
Triplice appuntamento:
Roma, Milano, Cagliari
2 maggio 2019 – Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori AECI Lazio e CODICI.
Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e girerà l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che toccherà diverse città italiane dal nord al sud del Paese tra cui Roma, Milano, Cagliari, Genova, Ancona, Vibo Valentia, Potenza, Imola, Gorizia e tante altre ancora. Adiconsum invita i cittadini a seguire in streaming il triplice appuntamento che si terrà Venerdì 3 maggio 2019 a Roma, Milano e Cagliari.
Il percorso è basato su prove destinate a fornire informazioni e stimoli ai partecipanti allo scopo di diffondere la cultura del gioco consapevole e moderato, ma anche prevenire le patologie legate alla dipendenza da gioco.
Lo stand dove sarà allestito il percorso ludico-esperienziale insieme ad un desk per fornire informazioni e distribuire materiale del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco ospiterà anche campioni sportivi, membri dell’Amova (Associazione Medaglie d’Oro al Valore Olimpico),ai quali i giovanipotranno porre domande, chiedere autografi e scattare selfie.
Ognuno di noi può diventare divulgatore di azioni positive e non sempre servono le parole. A volte, anche i gesti e gli oggetti diventano “portatori sani” di messaggi positivi.
Per questo, abbiamo realizzato brochure e gadget personalizzati Non fare della tua vita un giocoche ci aiutano a dire BASTA al Gioco d’Azzardo e ad avere INFORMAZIONI su cosa fare e a chi rivolgersi in caso di problemi.
Vieni a ritirare anche tu i gadget di Non fare della tua vita un gioco. Saranno distribuiti gratuitamente durante gli incontri, i flash mob e gli eventi previsti e che puoi consultare nella sezione Eventi:
https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/eventi/
Il progetto“NON FARE DELLA TUA VITA UN GIOCO”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2017 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017, è realizzato da Adiconsum, Co.di.ci – Centro per i Diritti dei Cittadini, A.E.CI. Lazio ed A.E.C.I. NAZIONALE.
LUDOPATIA
Al via venerdì 3 maggio 2019 gli eventi collegati al progetto “Non fare della tua vita un gioco” realizzato da Adiconsum, A.E.C.I. e Codici.
L’importanza dello sport per prevenire la ludopatia.
Progetto coordinato da Adiconsum in collaborazione con A.E.C.I Lazio e Codici
e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
30 aprile 2019 – Si susseguono gli studi e i risultati sulla diffusione del gioco d’azzardo tra i giovani: dai dati dell’Espad Italia che riferiscono di oltre 1 milione di studenti che hanno giocato al gioco d’azzardo almeno 1 volta (580.000 under 18) a quelli dell’Istituto Superiore di Sanità con il focus sui 700mila minori tra i 14 e i 17 anni che giocano, di cui circa 70.000 sono giocatori problematici.
È in questo contesto che si inserisce il progetto “Non fare della tua vita un gioco”, coordinato da Adiconsum e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il progetto, realizzato in partnership con le Associazioni dei Consumatori A.E.C.I. Lazio e Codici, ha l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i consumatori in generale, ma in particolare i giovani tra i 15 e i 25 anni, al gioco responsabile, solidale e legale, promuovendo di contro l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco, valori insostituibili per prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia e le altre forme di disagio ad essa correlate.
Tra le attività principali del progetto “Non fare della tua vita un gioco” ci sono un’indagine demoscopica nazionale sui giovani dai 15 ai 25 anni, l’attivazione di un servizio di informazioni e supporto con una helpline di prima assistenza e orientamento via telefono, chat e indirizzo mail dedicato, per i soggetti con possibili problemi di ludopatia, una campagna di comunicazione sociale attraverso il sito web www.nonfaredellatuavitaungioco.it
Ma “Non fare della tua vita è un gioco” è soprattutto un tour itinerante con un percorso ludico-esperienziale con eventi e flashmob nelle piazze o presso fiere, università e scuole nelle regioni italiane dal nord al sud del Paese per stimolare i partecipanti ad una riflessione sulle implicazioni negative del gioco d’azzardo e su quelle positive del gioco consapevole e moderato e soprattutto dallo sport.
Il tour itinerante di “Non fare della tua vita un gioco” si aprirà il prossimo venerdì 3 maggio con un triplice appuntamento per i giovani: a Milano, Roma e Cagliari.
I giovani, suddivisi in squadre, troveranno ad attenderli uno Stand allestito con un percorso ludico-esperienziale in cui potranno mettersi alla prova con giochi di logica e abilità, materiale informativo e gadget e dove potranno incontrare dei testimonial di eccezione, campioni sportivi che si sono distinti per la loro dedizione e i loro successi nello sport, ai quali porre domande, chiedere autografi e scattare selfie.
A conclusione del tour, Adiconsum organizzerà una conferenza-spettacolo finale per presentare i risultati e le attività implementate dal progetto con il coinvolgimento di rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, associativo, mediatico nonché il pubblico dei consumatori, in particolare delle giovani generazioni.
A breve renderemo pubblico il calendario degli eventi del tour.
Le attività delle giornate di Roma, Cagliari e Milano, oltreché da Adiconsum, saranno scandite dall’iniziativa “Cultura & Sport: il Laboratorio dell’Opportunità”, progetto interattivo promosso da due Associazioni Benemerite del CONI: A.M.O.V.A. e USSI, a cui collaborano il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Centro di Preparazione Olimpica del CONI e la Scuola dello Sport del CONI. Partner dell’iniziativa sono il CIP e le Federazioni di Pallavolo, Scherma e Tennistavolo.
Vincere al gioco potrebbe non essere una buona notizia per chi ha ottenuto il reddito o la pensione di cittadinanza. Con una novità introdotta durante l’esame alla Camera è ora previsto che «la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizioni di somme» sopra gli importi previsti «a seguito di donazione successione o vincite».
Accanto al divieto di utilizzare la card in giochi, rimasto in vigore nonostante le nuove norme di tutela della privacy che vietano allo Stato di monitorare le spese dei beneficiari, in Parlamento è stato introdotto un nuovo paletto, volto a scoraggiare scommesse e puntate. La novità non riguarda solo i giochi ma tutti gli incrementi di ricchezza che portano a superare le soglie di reddito e patrimonio stabilite dalla norma come requisiti massimi per ottenere il beneficio.
Una norma che rientrava già nella logica del provvedimento ma che durante il passaggio alla Camera è stata riformulata nel dettaglio, precisando chiaramente che i tetti non possono essere superati nemmeno nel caso in cui le somme aggiuntive siano state regalate, ereditate o vinte al gioco. Ovviamente il meccanismo scatta anche se la vincita è minore ma, sommandola a quanto già si possiede, si superano le soglie previste per i requisiti patrimoniali.
Questi sono articolati a seconda delle tipologie
di famiglia. Così se il valore base da non superare è di 6.000 euro, è previsto
un incremento di 2.000 euro per ogni familiare successivo al primo, fino ad un
massimo di 10.000 euro. Ci sono poi ulteriori incrementi dal terzo figlio in poi
e per eventuali familiari con disabilità. Dal terzo figlio la somma si
incrementa di 1.000 euro mentre per ogni disabile di 5.000 euro.
Interessanti i dati elaborati dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR sui nuovi dati IPSADed ESPADItalia: rivelano in sostanza che gli adulti scommettono sempre di più, mentre è in calo il gioco d’azzardo, anche online, tra i giovani in tutte le regioni italiane. Nel Sud Italia crescono invece gli studenti giocatori ‘problematici’. Sempre più diffusi Gratta&Vinci e scommesse sportive.
Secondo il rapporto di ricerca IFC-CNR Consumi d’Azzardo 2017 risulta che, nel corso del 2017, siano oltre 1 milione gli studenti che hanno giocato d’azzardo almeno una volta, nel 2008 erano 1,4 milioni.
La percentuale di studenti maschi che gioca è quasi doppia rispetto a quella delle coetanee.
Nonostante nel nostro Paese sia illegale giocare per gli ‘under 18’ si stima che 580.000 studenti minorenni abbiano giocato d’azzardo nel corso dell’anno. Il 27,1% riferisce di aver avuto problemi a giocare d’azzardo in luoghi pubblici perché minorenne. Diminuisce la percentuale di giocatori studenti con profilo di gioco problematico.
Il gioco più diffuso è sempre il Gratta&Vinci.
Un quadro differente si delinea per gli studenti con profilo di gioco problematico, fra i quali l’azzardo più diffuso è rappresentato dalle Scommesse sportive. Il 33,4% degli studenti riferisce di poter raggiungere un luogo dove giocare in meno di 5 minuti a piedi da scuola.
Fra gli studenti giocatori i luoghi dove si gioca più frequentemente sono la casa (propria o di amici) e i Bar/Tabacchi. Il gioco online è in diminuzione rispetto al 2015. Il device più utilizzato per giocare online è lo Smartphone, seguito dal PC. La maggioranza degli studenti spende in giochi d’azzardo meno di 10€ al mese. Il 10,8% degli studenti italiani non sa che il gioco d’azzardo è vietato ai minorenni; il 39% è convinto che sia possibile diventare ricchi se si è bravi al gioco. Rispettivamente il 16,7% e l’11,5% ritengono che la vincita al Bingo e alle Videolottery/slot machine sia questione di abilità.
Cos’è l’IPSAD | Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs? È lo studio di prevalenza sull’uso di alcol ed altre sostanze psicoattive, lecite e illecite sulla popolazione in generale.
L’ ESPADItalia | European School Survey Project on Alcohol and other Drugs – Italy è, invece, una ricerca sui comportamenti sull’uso di alcol, tabacco e sostanze psicotrope legali e non, da parte degli studenti e delle studentesse di età compresa fra i 15 e i 19 anni frequentanti le scuole medie superiori italiane. Lo studio fu realizzato per la prima volta dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR attraverso la Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari nel 1995, e dal 1999 si ripete con cadenza annuale su un campione rappresentativo delle scuole superiori presenti su tutto il territorio nazionale.
Fonte: Rapporto di ricerca IFC-CNR Consumi d’Azzardo 2017 (link: https://www.epid.ifc.cnr.it/images/downloads/Report/Gioco/Consumi_azzardo_2017.pdf)
Quanto si gioca nel tuo Comune? Nel corso della realizzazione del Progetto Non fare della tua vita un gioco, maneggiando le spaventose cifre giocate dagli Italiani, ci siamo spesso resi conto di quanto i numeri e le percentuali, a volte, tendano a restare dati astratti.
Per farci rendere maggiormente consapevoli delle somme buttate in fumo e di quanto sia il volume di affari sviluppato, vi invitiamo a toccare con mano quanto effettivamente si giochi in ciascuna città italiana.
Pensate ad una città di vostro interesse, provate ad indovinare il volume di gioco e verificare il dato ottenuto.
Cliccate sul link L’Italia che scommette (link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/italiachescommette/) e guardate la situazione nella città di vostro interesse.
I dati sono quelli diffusi dall’Aams – Agenzia Dogane e Monopoli e relativi all’Anno 2017 e si riferiscono a tutti i giochi legali e gestiti dai Monopoli.
Se vuoi sapere la Regione nella quale si è giocato di più nel 2017, clicca qui (link ad articolo Dati Agenzia Dogane – anno 2017)
Come indicato nel D.L. 87/2018, il cosiddetto Decreto Dignità, con il Decreto in vigore dal 18 settembre 2018 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31/10/2018) anche sui tagliandi delle lotterie istantanee devono essere obbligatoriamente inserite le diciture:
Questo vale anche per le lotterie telematiche nelle quali le avvertenze devono essere visibili in un’area dedicata, che viene automaticamente visualizzata attraverso una apposita finestra ‘pop-up’.
Lo scorso 15 febbraio 2019, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha diffuso la mappa completa del gioco legale in Italia relativamente all’anno 2017.
I dati, disaggregati per Regione, Provincia, Comune e per tipologia di gioco, riguardano tutti i giochi fisici ad esclusione di quelli online, per i quali non si possono fornire ripartizioni territoriali.
I numeri e il giro economico sono enormi: la spesa complessiva per il gioco fisico e telematico è stata nel 2017 di circa 19 miliardi di euro e l’erario è risultato pari a circa 9,8 miliardi di euro. L’incidenza dell’Erario sullo Speso nel 2017 è superiore al 51%.
Lombardia e Lazio, anche per il numero di abitanti, si posizionano al 1 e 2 posto. In terza posizione, troviamo la Campania.
La pubblicità del gioco d’azzardo è molto diffusa, anzi invasiva e pervasiva: alla TV, alla radio, sui manifesti formato gigante in strada, nelle manifestazioni sportive…e poi quell’offerta esorbitante di tagliandini nelle tabaccherie e punti Lottomatica. Ci si ferma per prendere un caffè o fare una ricarica telefonica e si esce con qualche tagliando in tasca per tentare la fortuna.
Anche vietare l’installazione dei videopoker e delle slot machine è difficile, visto che i gestori dei giochi vincono sempre i ricorsi al TAR contro le ordinanze dei Sindaci.
Come si frena allora la spinta al gioco che fa del nostro Paese il più dedito al mondo? In attesa di una coraggiosa decisione politica, che abolisca questa tassa sui poveri” – spesso usata dallo Stato per fare cassa – e permetta allo Stato di rinunciare almeno in parte al gettito del gioco, possiamo cercare di rendere le persone più consapevoli della questione principale.
Il gioco ha senso solo come passatempo occasionale, la sfida una tantum alla fortuna (ma senza troppo impegno economico!), non come attività sistematica di ricerca della soluzione facile ai problemi. Nel lungo periodo, chi gioca regolarmente perde sempre e comunque, perché nel lungo periodo la fortuna non esiste! L’unica certezza è che con un numero alto di giocate, salvo realizzare l’improbabilissima grande vincita, si perde sempre.
Lo hanno dimostrato inconfutabilmente molti matematici, indignati del dilagare di un fenomeno che prima di tutto è figlio della poca dimestichezza con la matematica, la statistica e il calcolo delle probabilità in particolare. Vi invitiamo a guardare alcuni interessantissimi video dimostrativi presenti sul sito della società TAXI 1729, che vi faranno sorridere, ma anche riflettere.