Agli italiani piace scommettere. Nel 2017 ci siamo giocati 101,8 miliardi, ma se contiamo che, secondo il Cnr, i giocatori in Italia sono 17 milioni, ognuno di loro ha speso 5988 euro. Il gioco d’azzardo non ha risentito della crisi: oggi si gioca il 20% in più rispetto agli 84,3 miliardi del 2014. Se si torna indietro di dieci anni la crescita è del 241,5%, e si torna al 1993, quando si giocò in un anno l’equivalente di 8,79 miliardi di euro, la crescita è del 1.158%!
È ormai assodato, e lo confermano anche numerosi studi effettuati anche a livello internazionale, che il comportamento dei genitori/giocatori orienta in modo rilevante i figli verso il gioco. E ancora: gli studenti cresciuti in famiglie in cui si gioca giocano con più facilità e spendono il doppio rispetto a giovani cresciuti in contesti familiari lontani dal gioco d’azzardo. Le percentuali si attestano attorno all’80%.
Ma non è tutto: una ricerca del NORC (National Opinion Research Center) dell’Università di Chicago afferma che nelle famiglie con genitori/giocatori è più alto anche il rischio di sviluppare patologie in tale ambito. Considerando, infatti, i principali problemi riguardanti salute, salute mentale, uso di sostanze, perdita di lavoro, reati, bancarotta, ecc., si è dimostrato che, nel caso della dipendenza da gioco d’azzardo, l’avvisaglia principale nello sviluppo di questa patologia è rappresentata dalla circostanza di aver avuto genitori con problemi di gioco. Nello specifico, il 53,1% dei giocatori patologici ha alle spalle trascorsi familiari di ludopatia.
Sarebbe, pertanto, buona norma per i genitori valutare e ponderare comportamenti, quali giocare in presenza dei propri figli o, addirittura, trasmettere il messaggio che “hanno la manina fortunata” quando li fanno “candidamente” giocare al posto loro, poiché queste scelte possono, nel medio – lungo termine, rivelarsi diseducative e dannose per i propri figli.
Naturalmente, la scelta migliore, oltre ad evitare tali comportamenti sarebbe quella di non giocare d’azzardo totalmente.
Ad un anno dall’entrata in vigore del Decreto Dignità (Legge 96/2018), che schierava in campo il suo articolo 9 come mezzo di contrasto alla ludopatia, anche le ultime deroghe, concesse a quei contratti ancora in esecuzione, sono scadute. Da lunedì 15 luglio 2019, infatti, il divieto è diventato ufficiale per tutti.
Vietata, dunque, qualsiasi forma di comunicazione dal contenuto promozionale, comprese le citazioni visive e acustiche.
Numerose le obiezioni, sollevate in particolar modo dagli operatori del settore che si sono rivolti all’Autorità garante per le Comunicazioni. L’AGCOM è intervenuta emanando linee guida per l’applicazione dell’articolo 9, ritenuto dai richiedenti scarno e lacunoso. Sebbene le linee guida non cambino la natura del provvedimento, prevedono alcune eccezioni al divieto.
Nel dettaglio, sono da reputarsi legittime, in base alle linee guida dell’AGCOM, le insegne fuori dai negozi, il posizionamento sui motori di ricerca per gli operatori di gioco, le comunicazioni, fornite dagli operatori di gioco legale di puro carattere informativo, i servizi che comparano quote o offerte commerciali dei diversi competitor, i loghi dei giochi sulle vetrine degli esercizi commerciali ove è possibile giocare, l’esposizione delle vincite realizzate, purché siano “tali da non configurare una forma di induzione al gioco a pagamento”.
Consentita anche l’organizzazione di fiere sul gioco a pagamento destinate ai soli operatori di settore. Autorizzate, inoltre, alle campagne informative sui giochi “vietati in senso assoluto” e su quelli “ammessi, ma proibiti per i minori”, a quelle “sui fattori di rischio a cui sono esposti i giocatori denominati ‘problematici’, sui valori legati al gioco legale e di informativa sul gioco legale e sui rischi dell’usura connessi al gioco patologico”.
La televendita, infine, è ammessa solo se finalizzata alla conclusione del contratto di gioco e non alla sua promozione.
Gli effetti di questo provvedimento coinvolgono direttamente anche le società sportive che perderanno certamente una fetta rilevante di proventi/finanziamenti, provenienti appunto dell’industria del gaming. Si stima, infatti, che il giro di danaro, generato dalle sponsorizzazioni relative al gioco e alle scommesse, si aggiri intorno ai 35 milioni di euro l’anno, considerando per esempio soltanto il gioco economico relativo alla Serie A di calcio.
Giovedì 18 luglio 2019 – dalle ore 19.00
Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori AECI Lazio e CODICI.
Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che consiste in una serie di prove di logica e di abilità, stimolando nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.
Giovedì 18 luglio 2019, a partire dalle ore 19.00 in Piazza Vittoria, nell’ambito della manifestazione cittadina “Vittoria d’Estate”, Adiconsum allestirà uno stand presso il quale si svolgeràattività ludica, assistita da personale dedicato, che coinvolgerà sia i singoli cittadini che gruppi organizzati in squadre di 6/8 componenti, e sarà strutturata con un percorso di gioco, informazione e creatività tramite il supporto di roll-up tematici e di “carte gioco” personalizzate che porterà i partecipanti a riflettere in particolare sulle differenze tra il gioco-sport e il gioco d’azzardo, promuovendo l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco.
Nell’ambito del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco, è stato anche lanciato un Instagram Contest per esprimere e trasmettere un proprio pensiero sulla positività dello sport e la negatività del gioco d’azzardo. I primi tre classificati riceveranno in premio una gift card da spendere in un negozio di sport.
Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it
Ti aspettiamo
GIOVEDI’ 18 LUGLIO 2019 DALLE ORE 19.00
Piazza Vittoria – GORIZIA
Non mancare all’appuntamento.
Vieni a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.
#nonfaredellatuavitaungioco
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Per informazioni: Adiconsum Gorizia Tel. 0481 533321
Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco” fa tappa a:
GORIZIA – Piazza Vittoria
Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori A.E.C.I. Lazio e CODICI.
Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che consiste in una serie di prove di logica e di abilità, stimolando nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.
Giovedì 18 luglio 2019, a partire dalle ore 19.00 in Piazza Vittoria, nell’ambito della manifestazione cittadina “Vittoria d’Estate”, Adiconsum allestirà uno stand presso il quale si svolgeràattività ludica, assistita da personale dedicato, che coinvolgerà sia i singoli cittadini che gruppi organizzati in squadre di 6/8 componenti, e sarà strutturata con un percorso di gioco, informazione e creatività tramite il supporto di roll-up tematici e di “carte gioco” personalizzate che porterà i partecipanti a riflettere in particolare sulle differenze tra il gioco-sport e il gioco d’azzardo, promuovendo l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco.
Nell’ambito del progetto Non Fare della Tua Vita un Gioco, è stato anche lanciato un Instagram Contest per esprimere e trasmettere un proprio pensiero sulla positività dello sport e la negatività del gioco d’azzardo. I primi tre classificati riceveranno in premio una gift card da spendere in un negozio di sport.
Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it
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GIOVEDI’ 18 LUGLIO 2019 DALLE ORE 19.00
Piazza Vittoria – GORIZIA
Non mancare all’appuntamento. Vieni a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.
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Per informazioni: Adiconsum Gorizia Tel. 0481 533321
Domani, giovedì 18 luglio 2019 il progetto Non fare della tua vita un gioco realizzato da Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e CODICI e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), fa tappa per la prima volta in Veneto.
L’incontro si svolgerà a partire dalle 18.00 presso i locali della sede regionale A.E.C.I. VENETO ed è aperto a tutti gli interessati.
Oltre ad illustrare le attività previste dal progetto, sarà un importante momento di incontro e confronto con tutti i cittadini per segnalare gli stereotipi più frequenti e diffusi e sviluppare un approccio critico, proponendo modelli positivi di relazione e comportamento.
Ottima occasione per incontrare i cittadini e toccare con mano quello che sanno sul Gioco d’Azzardo, sulle più diffuse Lotterie istantanee e sulla probabilità di vincita.
L’incontro è realizzato in collaborazione con A.E.C.I. VENETO – sede regionale di A.E.C.I. – che quotidianamente svolge una rilevante attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del Gioco d’Azzardo sul territorio.
Perché gli effetti del Gioco d’Azzardo Patologico non si hanno solo su chi gioca, ma anche sulle famiglie, gli amici, i conoscenti che, in un eccesso di amore verso la vittima di Ludopatia, arrivano ad indebitarsi o, nei casi estremi, al sovra-indebitamento e sul Sistema Sanitario che deve intervenire e curare le vittime.
L’incontro presso la sede di A.E.C.I. VENETO si inserisce in una serie di incontri in numerose città italiane dedicati all’attività di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sulla prevenzione al Gioco d’Azzardo.
Gli incontri – aperti al pubblico o riservati agli Studenti delle Scuole – si svolgono nell’ambito del progetto Non fare della tua vita un gioco, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (MPLS) e realizzato dalle Associazioni di Consumatori Adiconsum, A.E.C.I. Lazio e Codici.
Maggiori informazioni sul progetto e sulle date nelle diverse città italiane al link: https://www.nonfaredellatuavitaungioco.it/
Alcune indicazioni per affrontare il gioco d’azzardo patologico tratte dal Manuale di Bellio
Uscire dal vortice del Gioco d’azzardo patologico è lungo, doloroso, faticoso. Ma È POSSIBILE. Certamente, bisogna partire dalla consapevolezza del problema, dalla volontà di impegnarsi ad intraprendere un percorso e dalla necessità di rivolgersi a persone competenti e specializzate.
In questo articolo, vogliamo offrire uno spunto di riflessione e un punto di inizio per un approccio soft, per coloro i quali il gioco d’azzardo è un problema, ma ancora non una dipendenza.
Se un giocatore decide di intraprendere un percorso di cambiamento deve essere consapevole di alcuni punti fondamentali:
1. È possibile guarire dalla ludopatia, ma soluzioni facili non esistono;
2. Il denaro perduto resta tale;
3. Mantenere segreto il problema contribuisce a farlo perdurare;
4. Il cambiamento richiede fatica;
5. Generalmente si necessita di un aiuto esterno, soprattutto da parte dei familiari;
6. Il tempo necessario per uscire dal tunnel del gioco d’azzardo varia da caso a caso.
Partendo da questi assunti di base, occorre sottolineare che il processo di risoluzione del problema attraversa tre fasi:
Fase del “NON POSSO”
Inizialmente si rende necessario porre sistemi di controllo per determinare un distacco completo dal comportamento di gioco e raggiungere una condizione di astinenza. Il meccanismo del controllo fa sì che il giocatore non possa giocare. L’obiettivo è quello di raggiungere, col passare del tempo, una riduzione progressiva del desiderio di giocare, che comporterà un miglioramento dell’umore e delle relazioni, nonché un incremento della fiducia del giocatore in se stesso.
Fase del “NON DEVO”
Si auspica che il giocatore, completamente astinente dal gioco, possa maturare la convinzione che non giocando si sta meglio. L’esperienza diretta, infatti, lo porta a considerare come una condizione naturale il fatto di vivere senza l’azzardo. In questa fase il controllo esterno lascia pian piano spazio al controllore morale interno: il giocatore si attiva per affrontare i propri impegni, riparare ai torti fatti, pagare i propri debiti.
Fase del “NON VOGLIO”
Il percorso può dirsi completo quando c’è un progressivo recupero dei valori spirituali propri della persona umana, cioè quando al divieto morale corrisponde anche un recupero dei valori personali: ritrovare il proprio ruolo nella famiglia e nella società, o la valorizzazione di aspetti quali l’altruismo e la disponibilità verso il prossimo.
In questo modo l’ex giocatore prende sempre più le distanze dall’idea di ottenere il successo facile e l’arricchimento senza sforzi. Fino a raggiungere la consapevolezza che il miglioramento di sé non passa attraverso il denaro.
Alla fine diventa evidente che l’azzardo crea solo disagio e sofferenza, in quanto tende ad alterare e semplificare la vita mentale della persona, risultando distruttivo per l’individuo e per i suoi affetti.
Fonte: Vincere il gioco d’azzardo. Manuale di autoaiuto per il giocatore che vuole smettere, a cura di Graziano Bellio – Amelia Fiorin – Selena Giacomazzi
Il Tour di “Non Fare della Tua Vita un Gioco” fa tappa a:
GORIZIA
Piazza Vittoria
Sabato 13 luglio 2019
dalle ore 19.00
Grandi eventi in programma per Non Fare della Tua Vita un Gioco, il progetto coordinato da Adiconsum e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MPLS), realizzato in collaborazione con le associazioni dei consumatori AECI Lazio e CODICI
Il Tour propone attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini, sulla prevenzione del Gioco d’Azzardo patologico, e gira l’Italia con un divertente percorso ludico-esperienziale che consiste in una serie di prove di logica e di abilità, stimolando nei partecipanti riflessioni sul gioco consapevole e moderato.
Sabato 13 luglio 2019, a partire dalle ore 19.00 in Piazza Vittoria, nell’ambito della manifestazione cittadina “Vittoria d’Estate”, Adiconsum allestirà uno stand presso il quale si svolgerà attività ludica, assistita da personale dedicato, che coinvolgerà sia i singoli cittadini che gruppi organizzati in squadre di 6/8 componenti, e sarà strutturata con un percorso di gioco, informazione e creatività tramite il supporto di roll-up tematici e di “carte gioco” personalizzate che porterà i partecipanti a riflettere in particolare sulle differenze tra il gioco-sport e il gioco d’azzardo, promuovendo l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco.
Per partecipare al contest, clicca su nonfaredellatuavitaungioco.adiconsum.it
Ti aspettiamo
SABATO 9 LUGLIO 2019 DALLE ORE 19.00
Piazza Vittoria – GORIZIA
Non mancare all’appuntamento.
Vieni a scoprire come giocare consapevolmente e responsabilmente.
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Per informazioni:
Adiconsum Gorizia
Tel. 0481 533321
Fin dalla notte dei tempi l’uomo ha sviluppato l’abitudine al gioco d’azzardo. Le prime tracce risalgono, infatti, addirittura al 3000 a.C. Dalla Mesopotamia, all’Egitto, passando per l’India e la Grecia, il gioco d’azzardo ha attraversato, dunque, secoli di storia.
Nel 1576, con la legalizzazione del gioco del Lotto a Genova, il gioco d’azzardo si affaccia ufficialmente nel panorama italiano. Da questo momento in poi, si assiste ad una continua alternanza tra periodi di liberalizzazione e periodi di assoluto divieto del gioco d’azzardo.
Un antico editto del Senato Fiorentino, ad esempio, riscontra, nel gioco, la causa di: “eccessiva dissipazione di tempo e denaro, che va a grave danno delle famiglie bisognose”.
Il Regio Decreto del 5 novembre 1863 n. 1534 ne sancisce la definitiva legalizzazione. Il gioco del Lotto diviene, infatti, il primo gioco d’azzardo nazionale e, ad oggi, non è più stato vietato.
Le leggi sul gioco d’azzardo attualmente in vigore in Italia trovano il loro punto di riferimento nel Codice Penale (artt. 718 e seg.), nel Codice Civile (artt. 1933 e seg.) e nel Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (art. 10). Nel tracciare i limiti del gioco d’azzardo tali leggi focalizzano l’attenzione sul concetto di “alea” e sul ruolo del denaro.
Nello specifico, si parla di GIOCO D’AZZARDO quando il risultato del gioco dipende totalmente o prevalentemente dalla “fortuna”, più che dall’abilità del giocatore e qualora su questo risultato si scommettano soldi al fine di vincere soldi.
A norma dell’art. 718 del Codice Penale, il gioco d’azzardo in quanto tale è vietato, salvo eventuali concessioni del Governo, che autorizzano l’introduzione di alcuni giochi. Queste deroghe sono divenute, però, sempre più frequenti a partire dalla metà degli anni ’90 ed hanno favorito il proliferare di nuove forme di gioco “autorizzato”.
Numerosi gli studi relativi al gioco d’azzardo in ambito internazionale. Ma qui ci preme segnalarne due molto interessanti, uno canadese e uno australiano.
Lo studio canadese dal titolo Impact of the format, arrangement and availability of electronic gaming machines outside casinos on gambling di Robert Ladouceur, Christian Jacques, Serge Sévigny, Michael Cantinotti sottolinea la diretta connessione la collocazione in posizione nascosta della postazione di gioco e la perdita di controllo sul proprio agire da parte del giocatore.
La ricerca evidenzia, inoltre, come ci sia una stretta correlazione tra la forma, la disposizione, il numero delle macchinette per giocare e il comportamento e le percezioni del giocatore d’azzardo. La ricerca è stata condotta sui giocatori patologici occasionali, a rischio e probabili attraverso due metodologie: la prima ha utilizzato i focus group, mentre la seconda è stata condotta in laboratorio. I risultati rilevano che, in generale, gli stessi giocatori sono consapevoli del fatto che giocare all’interno di un’area isolata favorisca un comportamento compulsivo, fuori dal proprio controllo, rispetto al giocare in luoghi frequentati anche da non giocatori o con una sistemazione a vista delle “macchinette”.
Altro studio interessante è l’australiano Gaming machine accessibility and use in suburban Canberra: a detailed analysis of the Tuggeranong valley” di D. Marshall, J. McMillen, S. Niemeyer, B. Doran – ANU Centre for Gambling Research. Lo studio evidenzia che a parità di apparecchi installati, la suddivisione di questi in diversi locali produce un aumento di spesa e di casi di ludopatia. Dunque, i problemi di dipendenza sono direttamente proporzionali alla distribuzione e diffusione del medesimo numero di proposte di gioco.